Riguardo ai laboratori

febbraio 28th, 2008 by Celes Inserisci un commento »

Egregio Rettore,

mi permetto di scrivere questa mia per appoggiare pienamente quello che è stato segnalato dal nostro rappresentante Stefano Leo riguardo ai laboratori.

La situazione è difficile per tutti gli studenti e, se posso permettermi, ancora più difficile per gli studenti disabili che frequentano il corso. Oltre ad essere particolarmente difficile raggiungere per le lezioni i laboratori di informatica che solitamente utilizziamo, è praticamente impossibile raggiungerli per collegarsi alla rete. Ricordo ancora con dispiacere (e sono contenta di avere l’opportunità di segnalarlo) l’episodio accaduto qualche mese fa prima di una lezione con il prof. Formenti. Il professore ci aveva chiesto di proiettare una presentazione che sbadatamente avevo dimenticato di passare dal mio archivio on-line al mio portatile. La saletta provvista di tre computer collegati alla rete al pian terreno era ad uso esclusivo degli studenti di lingue, protetti da password che solo coloro iscritti a lingue potevano ottenere, presentando fotocopia del proprio libretto universitario.

Mi chiedo, al di là del fatto di essere diversamente abili e di aver bisogno di strutture che consentano un più facile accesso, queste misure così restrittive nei confronti di tutti coloro che hanno scelto un corso di laurea differente da quello di lingue ma che condividono lo stesso luogo di studio, sono così necessarie? Studiamo comunicazione e l’accesso all’informazione LIBERA ci viene negato, non è un controsenso?

Se posso osare poi un’altra critica, l’istituto Sperimentale non dispone di una biblioteca o una saletta adeguata ad ospitare gli studenti. All’inizio del semestre, gli studenti che dovevano seguire le lezioni di psicologia della comunicazione, sì ritrovavano ad aspettare in corridoio poichè le aule erano tutte occupate e quei pochi banchi disposti in corridoio (inadatti, ancora una volta, a studenti disabili) stracolmi di persone. Ora che le lezioni si fanno sempre più assidue e pesanti, con solo poche ore di pausa, cosa deve fare uno studente che non può allontanarsi, appoggiarsi sul pavimento e mangiare il salutare pacchetto di noccioline dei nostri distributori automatici?

La prego, perdoni l’ironia, ma a volte tutto questo mi fa rimpiangere tantissimo di non aver potuto seguire il corso altrove e non credo sia una cosa positiva per l’Università del Salento
Sono lieta di vedere che si interessa dei nostri problemi, spero possa trovare presto una soluzione.

Cordiali saluti

Valentina Isernia

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