Il prof. Angelo Semeraro vi legge e vi ringrazia

marzo 3rd, 2008 by angelo semeraro Inserisci un commento »

Cari studenti,
leggo i vostri commenti sugli ultimi sviluppi della vita del corso, che oramai è entrato nel suo ottavo anno di attività e ha assoluto bisogno di qualche certezza in più sul suo futuro e sull’ordinato svolgimento della sua attività didattica quotidiana.
I problemi che esponete li conosco abbastanza: dai laboratori che mancano, al sito web che langue e che ha bisogno di una urgente manutenzione (fummo i primi ad istituirlo in ateneo nel 2000, ed era molto più bello di quello che ora va subito sostituito).
So dei vostri problemi di ordinaria sopravvivenza quotidiana, che è anche un pò quella dei vostri professori che debbono anch’essi porre alla Facoltà, all’Ateneo, i problemi di “riconoscimento” di questo settore di studi, su cui non vi è mai stato un vero investimento di risorse. A un certo punto pensai che l’impedimento fosse chi vi scrive: il suo carattere, un certo stile di conduzione, mai prono e sempre molto franco con tutte le istanze dell’istituzione. Ma neppure chi mi ha sostituito in questi due anni è riuscito a ottenere le attenzioni che il corso di studi merita per la validità della sua formula formativa, per gli apprezzamenti esterni (che non sono mai mancati) e per la dignità e dedizione dei professori, molti dei quali in questi anni si sono prodigati per darvi il meglio, o quanto meno per non farvi mancare l’essenziale.
La scelta di una “terza via” che caratterizzerebbe questa fase che si è aperta con un rinnovato atto di fiducia alla mia persona, è di fatto una scelta obbligata (un ossimoro, dunque, perché chi è obbligato a qualcosa non può davvero scegliere). Noto da ciò che scrivete, che vi mancano informazioni più precise a riguardo, sulle disposizioni normative e gestionali, e questo è uno dei problemi da risolvere, magari con incontri periodici, come ho fatto nei primi anni del mio mandato. Non solo informazioni sulle minute procedure per fare un esame, svolgere il tirocinio, compilare un piano di studi, ecc. ecc. su cui vi aiutano i curatori di questo forum e i vostri rappresentanti, ma quelle che servono a crescere in piena consapevolezza di ciò che è possibile e ciò che è precluso, per decidere insieme sulle prospettive di quest’area di studi.
La c.d. “terza via”, ossia quella di una unificazione delle uniche offerte più dinamiche del nostro Ateneo: Scienze della comunicazione ed ex-Stams, è ancora tutta da verificare; dovrà passare attraverso molti livelli decisionali, ma posso dirvi fin d’ora che non vi sono altre strade percorribili. E’ una cosa ragionevole quella che propongo e vi è un buon sostegno “esterno” e un interesse delle Istituioni del Territorio.
Leggo in questo blog della propensione di alcuni di voi al marketing e all’economia della comunicazione, ma bisognerà spiegarvi che in quella direzione non vi sono le “garanzie” richieste ora dal Murst in termini di organico dei professori: occorrono 20 professori “strutturati” ove prima ne bastavano 15 (che neppure avevamo). A malapena poi riusciamo a garantire annualmente qualche insegnamento giuridico-economico. Uno sviluppo della comunicazione in quella direzione dovrebbe venire semmai dalla Facoltà di Economia: non certo dalla Facoltà di Lettere e Filosofia in cui il nostro Corso è incardinato e che non potrebbe mai garantire organico in discipline giuridico-economiche. La stessa cosa vale per la Comunicazione pubblica, altro indirizzo interessante, che dovrebbe però gravare sull’area socio-politica degli studi impegnata in questo momento a qualificare la propria presenza a Brindisi.
Per ora mi fermo qui, ma spero di poter trovare, negli spazi abbastanza ristretti del calendario didattico del secondo semestre, un’ora di “Comunicazioni”, aperto ai Professori del Corso, in cui avviare una fruttuosa discussione di prospettiva. Anche se non toccherà voi direttamente, che probabilmente tra il 2009 e il 2010 sarete già laureati, le scelte che dovremo compiere nei prossimi mesi si riverseranno su quelli che verranno, a cui bisognerà lasciare qualcosa di meglio di ciò che abbiamo trovato.
A presto dunque. E grazie per le attestazioni di stima e le parole di incoraggiamento che ho letto nei vostri commenti.
Angelo Semeraro

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  1. ildruido scrive:

    salve a tutti, sono nuovo del vosto corso ma mi permetto di scrivere queste due righe per esprimere la mia ammirazione al Prof. Semeraro anche se non lo conosco personalmente, se non altro per quello che ha scritto. Mi rendo anche disponibile per la realizzazione di un sito dinamico (un CMS) dedicato al corso di laurea in scienze della comunicazione, visto che quello disponibile “sembra” non essere all’altezza della sua funziona ( certamente non per colpa del webmaster). :-)

  2. fabius scrive:

    Che grande mentalità…AMMIREVOLE! grazie Prof.!

  3. angelo semeraro scrive:

    Già fatto, misteriosa ELIN. Già letto e risposto al vostro S.O.S. sul RISPETTO!
    Ma il più è da fare. Il prestigio si guadagna costruendo un’dentità del Corso in cui ciascuna componente faccia il proprio dovere e si spenda per il miglioramento dell’habitat didattico. Ri-cominciamo da qui. Il resto verrà. Saluti

  4. elin scrive:

    Gentilissimo Presidente Semeraro,
    mi auguro che Lei continui a frequentare e a leggere il nostro blog e ad occuparsi di tutti i problemi che angosciano i Suoi studenti. Problemi non solo di natura strutturale o organizzativa (tipo orari di lezioni sovrapposte, parcheggi e laboratori), ma in particolar modo problemi di rispetto della nostra identità di studenti del corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Le consiglio di leggere il post “Ma il rispetto???” e di prendere provvedimenti per questo serio problema che offende sia noi studenti, sia tutto il corso, docenti compresi.
    nella speranza che qualcosa si smuova….
    cordiali saluti

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