Ho avuto modo di apprezzare tutti gli sforzi che in questi anni sono stati fatti per realizzare un sito per il nostro corso di laurea, e finalmente con la presentazione del nuovo sito credo si sia avviata una nuova fase. Finalmente si utilizza un CMS cioè un sistema di gestione dei contenuti (Content management system) serio ed affidabile come Joomla! ( l’ultimo sito era stato realizzato con WordPress una piattaforma nata esclusivamente per i blog e poi evolutasi verso il cms ). Quello che però ancora non riesco a capire è perchè la realizzazione sia stata affidata ad una società esterna alla realtà universitaria e non ad un gruppo di lavoro interno, fatto di studenti ed insegnanti. Tra l’altro qualcuno si è dimenticato che essendo Joomla! rilasciato sotto licenza licenza GNU/GPL il suddetto cms và menzionato nel footer ( piede) delle pagine del sito ( è la filosofia del software libero, “usalo ma almeno menzionami”) e non scoprirlo nel codice <head> della pagina. Certo che dopo tutto quello che i nostri docenti di informatica avanzata ci fanno studiare sulla web usability sull’accessibilità ect ect…. e frustrante non vederli applicati sul nostro sito. Vabbè fà niente, credo che questi siano solo peccati di gioventù. L’importante e che finalmente il nostro sito di Scienze della Comunicazione abbia “imbroccato” la strada giusta quello di riuscire a comunicare qualcosa agli studenti e non.;-)
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@Carlos, a parte il fatto che la questione del web account ti dovrebbe interessare molto…. visto che è una delle attività che potresti fare con il tuo diploma di laurea. Per quanto riguarda i contenuti mi pare di non essere stato chiaro e me ne scuso. Volevo dire che se anche mettessi in un sito tutti i contenuti del mondo e poi non riescissi a vederli ( o a trovarli) a che cosa servirebbe quel contenitore ( alias sito? E se le informazioni non li vedo o non li trovo a cosa serve aggiornarli?
Premesso questo volevo solo dirti ch anche io sono distante 150 Km e sono uno studente lavoratore e nn ho nessuna intenzione di perder tempo….. ma questo non toglie il fatto che io sia propositivo nelle mie critiche e non solo distruttivo. Credo che l’università si debba anche vivere non solo usarla. Quindi anche il tuo apporto….. anche se minimo sarebbe utile. Hai comunque perfettamente ragione su quello che dici, ma purtroppo nn è solo un problema di università ma è un problema più generale di rispetto delle cose e delle persone. Rispetto che francamente non vedo ne da parte degli studenti nè tantomeno da parte ei profssori e di tutto l’entourage universitario, a parte qualche piccola eccezzione naturalmente.
caro ildruido io del web accounter non so che farmene, dato che penso che in una situazione come la nostra (penuria di informazioni e servizi) dobbiamo prima pensare ai contenuti e poi alla forma… a che serve un sito supermega accessibile se poi lo aggiorniamo ogni morte di Papa? scusa eh, prima badiamo al sodo e poi curiamo il resto. perdona ma io la penso così, dopo 3 anni penso di avere un quadro più che sufficiente della situazione di SdC a Lecce e frasi tipo:
“Sarebbe auspicabile e utile che un sito web 2.0 come dovrebbe essere il nostro, possa fornire anche dei servizi tra cui quello degli statini on line, ma non credo che questo dipenda purtroppo dalla nostra facoltà…. ma spingiamo tutti per questa iniziativa. I fuori sede saranno sicuramente contenti.”
le ho sentite più e più volte senza che si sia fatto niente. Noi un portale attrezzato -il famoso Leonardo- ce lo avevamo già e che fine ha fatto? ha avuto problemi ed è stato abbandonato… tanta pubblicità come “più file (informatici) meno file (agli sportelli)” è servita solo come specchietto per le allodole… giusto?
Perdonami ancora ma fare 250km in treno complessivi, e buttare mezza giornata e 20 euro per consegnare uno stupido foglietto di carta la trovo davvero una cosa paradossale, per un Corso come il nostro che dovrebbe fare della Comunicazione il proprio pane quotidiano.
Ecco perchè a me come a tanti non frega niente che il sito sia 2.0 oppure due pari… se i servizi latitano!
ciao,
quindi è giusto chi realizza un portale o un sito, si scervelli per capire come inserire un contenuto e come no. Questo credo sia una tra le prime cose che dovrbbe capire uno studente di scienze della comunicazione….. mai sentiro parlare di Web Accounter?
inizio con il ringraziare andrea e silvia per il lavoro che stanno facendo, sicuramente encomiabile. Ho apprezzato molto la loro spiegazione e come sono arrivati alla realizzazione del sito ( credetemi ragazzi non credo sia stato facile). Sicuramente le ragioni da loro addotte per giustificare il loro incarico non sono sbagliate, anzi… Sono tra l’altro anche convinto e sicuro che implementeranno e miglioreranno sempre di più il sito. Però forse un pò più di attenzione fin da subito sull’accessibilità alle informazioni e sulla navigabilità sarebbe stato opportuno.
@marco dico che, l’utilizzo di un contenitore o di un’altro e mera questione di scelte, ciò non toglie, è questo te lo posso garantire, che wordpress è nato per la realizzazione di blog mentre Joomla! essendo un fork di Mambo è un vero gestore di siti più o meno complessi.
@Carlos dico invece che se i contenuti non sono accessibili o non si trovano a chi servono? A chi li ha inseriti?
@fabius . Sarebbe auspicabile e utile che un sito web 2.0 come dovrebbe essere il nostro, possa fornire anche dei servizi tra cui quello degli statini on line, ma non credo che questo dipenda purtroppo dalla nostra facoltà…. ma spingiamo tutti per questa iniziativa. I fuori sede saranno sicuramente contenti.
Ciao a tutti e grazie ….
quoto fabius… oramai la storia riguardante il famoso portale Leonardo è diventata una presa per i fondelli!
trovo ancora una volta scandaloso che nel 2008 si usi un pezzetto di carta preintestato per prenotare un esame. E’ una cosa scandalosa, altro che sito web o GNU/GPL!
Su questo aspetto mi pare che il Prof. Semeraro stia facendo il “sordo”, mi spiace dirlo ma la penso così.
Mi sembra che ancora una volta il nostro Corso sia fatto solo per i leccesi e snobbi i fuorisede (vedi il caso portato da Campy).
a me (ma penso a tutti) non frega niente che il sito sia in Joomla, WP, frontpage, vattelapesca o supercazzola… oppure che sia esteticamente gradevole…ci serve anche una semplice pagina html, BASTA CHE SIA COMPLETA ED AGGIORNATA IN CONTINUAZIONE!!!
Prima i contenuti, poi la forma!!!
Bisogna insistere sulla prenotazione online agli esami! A me ormai ne mancano solo due quindi personalmente non mi servirebbe più, ma ci sono molti studenti costretti a fare un sacco di chilometri per consegnare un pezzo di carta…
Cari ragazzi,
siamo Andrea e Silvia, responsabili della costruzione e dell’aggiornamento del sito web di Scienze della Comunicazione.
Vi ringraziamo per averci dato feedback e pareri sul nostro lavoro, e cerchiamo di rispondere con chiarezza alle diverse domande/perplessità che sono emerse:
La scelta tra Joomla e WordPress non è stata dettata dal “pregiudizio” (alquanto superficiale e banale) che WordPress sia per i blog e Joomla per i siti: è stata, piuttosto, dettata da attente considerazioni di carattere tecnico, che riguardano soprattutto la velocità e la facilità di aggiornamento dei contenuti.
La cosa che ci premeva di più nella progettazione del nuovo sito, in pieno accordo con la Presidenza del Corso, era fornire agli studenti un servizio realmente utile, di supporto all’attività didattica: qualcosa che potesse essere aggiornato in fretta, senza troppi problemi.
Ci si lamenta che nel sito ci siano “banalissimi contenuti”, ma sinceramente ci chiediamo cosa effettivamente serva di più: inserire qualcosa che renda esteticamente più gradevole la navigazione sarebbe stato, certo, più appagante per gli occhi, ma avrebbe reso più lenta e più costosa la navigazione a tutti i vostri colleghi che accedono ad internet da un internet point, o utilizzando un cellulare, ecc. Sinceramente, non ci sembrava giusto.
Diversa è la questione dell’accessibilità: abbiamo volutamente scelto un template semplice, che creasse il meno possibile problemi di fruizione, per cercare di ovviare temporaneamente a questo problema; come abbiamo spiegato alla Prof.ssa Gentile, che ha già sollevato la questione il giorno della presentazione del nuovo sito, abbiamo dovuto – considerati i ristretti margini di tempo in cui ci siamo trovati ad operare e altre difficoltà tecniche verificatesi a livello di server centrale – fare delle scelte: costruire un sito da subito accessibile, ma incompleto oppure un sito non totalmente accessibile, ma aggiornato. Questo, comunque, non vuol dire che ignoriamo la questione e risolti i problemi dei contenuti troveremo il modo risolverla.
La vera difficoltà nella costruzione di un sito non è tanto la scelta della piattaforma tecnica: è la distribuzione e l’organizzazione del suo contenuto.
Crediamo che poter trovare le giuste informazioni in fretta, in maniera semplice e intuitiva, sia un grande pregio per un sito web, soprattutto se si tratta di un corso di laurea in comunicazione: è inutile creare un bel pacco regalo, se il messaggio che in esso è contenuto risulta incomprensibile.
Il nostro lavoro, quindi, si è concentrato prioritariamente su questo: la fruizione dei contenuti.
Questa è anche la reale discrepanza tra un puro tecnico e un consulente.
Vi chiedete perchè l’incarico di gestione sia affidato ad esterni, piuttosto che a degli studenti: non possiamo rispondere noi, ma il Consiglio Didattico.
Per esperienza possiamo, comunque, dire che non è facile mantenere la coerenza dell’architettura logica e la chiarezza dei contenuti quanto si alternano in poco tempo tante teste diverse; ripetiamo: non è il problema di “mettere su” un articolo, ma di “come” metterlo. Come in ogni attività di comunicazione, ci vuole tempo e cura, cose che purtroppo gli studenti, presi come sono da corsi da seguire, esami da prepare, vita privata, spostamenti in macchina ecc, spesso nei fatti non hanno, nonostante la loro buona volontà (se fate caso all’orario di pubblicazione dei nuovi articoli, noterete che spesso vengono pubblicati la sera tardi: sinceramente, voi sareste in grado di ritardare – o rinunciare – l’uscita con i vostri amici per far sapere in tempo reale un novità la ai vostri colleghi di corso?).
E’ vero: manca ancora un motore di ricerca interno, ma abbiamo spiegato che il sito è in costante aggiornamento. Arriverà anche quello, ma prima ci sono altre questioni più urgenti da affrontare.
Due altre piccole precisazioni finali: il form per i contatti con il docente non rende più agevole la comunicazione, ma la complica.
Con un form avreste avuto un numero limitato di caratteri, non avreste potuto aggiungere allegati, ecc. e poi, secondo voi un docente – che, oltre a SdC, ha altri corsi da tenere – consulta con più frequenza un form o la sua posta elettronica? Se vi istallate in programma di gestione di posta decente, cliccando sull’indirizzo email si apre direttamente la lettera da scrivere, senza dover fare nessuna fastidiosa apertura di pagine.
L’annullamento on line dello statino non c’è semplicemente perchè non è previsto nel nostro incarico.
Speriamo di essere stati chiari, e vi preghiamo di farci sapere se avete altri dubbi, perplessità o obiezioni: vi saremmo grati se ci inviaste un’email all’indirizzo studiom52@gmail.com
Nel salutarvi vi ricordiamo che la home di SdC è aperta alla vostre opere fotografiche o grafiche, e che attendiamo i vostri lavori, fatevi avanti.
AH FINALMENTE!!ORA C’E'JOOMLA!!…ma non prendiamoci in giro per favore!!
Al momento il nuovo sito non sembra esser migliore del precedente.
Ritengo che l’entusiasmo per il passaggio da wordpress a joomla, serva solo a mascherare l’inutilità di quanto appena citato. Perchè joomla e non Wp? Perchè wp è per i blog? Ma chi lo dice?
Il sito di Scienze della Comunicazione è composto SOLO da testo, documenti ed immagini; credete davvero che wp non regga questi 3 banalissimi contenuti? A cosa serve un cms per PORTALI??? Ed è fuor di dubbio che wp abbia un pannello di amministrazione molto più semplice di joomla. Chi scrive su questo blog ha mai avuto difficoltà nel pubblicare post di ogni tipo? Difficile, davvero.
Inoltre, sul nuovo sito, non esiste un motore di ricerca interno, un form contatti con il docente(evitando così di cliccare su mail e aprire 1000 altre pagine), l’XHTML non è valido, così come i CSS, altro che web usability(e ce ne vuole visto che i cms nascono già validati)!; e non finisce qui…come si faceva notare poi nel post d’origine, ci troviamo davanti all’ennesimo caso di soppressione del marchio cms in favore del “marchio di fabbrica”(m52 in questo caso). Facile accaparrarsi il merito per aver inserito 5 documenti e 4 immagini.
Caro Presidente, non faccio del vittimismo. Apprezzo anch’io gli sforzi fatti per migliorare i servizi web. Sarei però ipocrita, se dovessi chiuder un occhio su tutto quello che per me non funziona; sembra si giri intondo ad un problema mai ovviato, che ormai si trova in un pericoloso testa a testa con le puntate di Beatiful. Diciamo che anche il nostro sito non può far a meno di quel tocco leccese classico dei lunghi lavori pubblici, dove solo una volta completato il lavoro ci si accorge di aver dimenticato qualcosa.
Mancavano, e mancano tutt’ora, i serivizi basilari da offrire agli studenti, in primis l’annullamento dello statino. Cosa aspettiamo? Vogliamo davvero ottimizzare il nostro corso di laurea, così come se ne parlava al public camp???
O vogliamo affidare la nostra comunicazione ad uno stormo di piccioni viaggiatori?
Campy ha assolutamente ragione…si avvisa dell’inizio di una materia prevista per un altro semestre con un avviso scritto CON PENNARELLO alle nove della mattina, si va in un aula e il prof diserta senza avviso, si torna a casa e accendendo il computer ci si ritrova l’avviso di una materia inesistente fin ora che si sovrappone quasi interamente ad altre….Diecimila consigli di facoltà….venti materie…cinquanta coordinatori di piani, didattica, amministrazione, informatica…..e siamo ancora PROVVISORI su tutto.
ministro brunetta? ma chi, quello della vignetta di mauro biani su emme?
…
Finalmente un buon sito, è vero!
Ma non è bastata la tecnologia all’ultimo grido a far cambiare i malcostumi della nostra Università.
Parlo della seccante e oltremodo irritante abitudine degli insegnanti di dare buca ai loro studenti!
L’ultimo episodio si è verificato oggi nell’aula sp2 dove si doveva celebrare la prima lezione di linguistica generale.
Doveva, perchè, un’aula gremita di studenti è stata avvisata all’ultimo minuto (erano circa le 11.30) che il docente avrebbe iniziato i corsi la prossima settimana. Non un avviso, una news nell’apposita sezione del sito, nè un foglio di carta scritto a mano in bacheca.
Per carità, ognuno ha i suoi problemi e le sue necessità, ma un comportamento del genere in altri atenei viene sanzionato.
Non è giusto che centinaia di studenti devono subire quotidianamente degli atteggiamenti del genere.
E non credo di essere la sola ad essere partita da casa 1 ora prima e di aver affrontato 150 km di strada (e speso 20 euro di benzina) per subire un’altra volta un bidone dalla mia Università.
Anche noi studenti abbiamo le nostre difficoltà, perciò abbiamo il diritto di sapere le novità non all’ultimo momento.
Invito le associazioni studentesche ad essere più presenti e a monitorare questi comportamenti che non si intonano nè con il comune buonsenso, nè tantomeno con le ultime circolari del Ministro Brunetta.