SCIENZE DELLA NON-COMUNICAZIONE

novembre 15th, 2008 by JACK Inserisci un commento »

Basta! È un ingiustizia!

Non possiamo più tollerare simili comportamenti: neanche oggi il prof. Quarta si è presentato a lezione. Riassunto. Venerdì 10 ottobre scorso il professore fece lo stesso, lasciando circa una cinquantina di studenti ad aspettare invano il suo arrivo nella aula SP3. Abbiamo atteso invano anche sue comunicazioni circa l’inizio delle lezioni. Ma evidentemente al professore non piace la comunicazione. Il prof. Quarta non risponde alle mail, non risponde al telefono, non usa il blog, non usa il sito di facoltà, non usa comunicare con la Segreteria e non usa nemmeno la sua bacheca. Ha solo messo un annuncio circa l’inizio delle lezioni (per il 7 novembre scorso) solo il pomeriggio del giorno prima. Infatti venerdì 7 erano in pochissimi a seguire la sua lezione, in cui il professore ha detto che oggi (venerdì 14 novembre) avrebbe informato circa i testi da portare all’esame. Ma tutto questo non è avvenuto, perché il prof. Quarta non si è presentato, facendo aspettare una trentina di studenti che sono appositamente venuti dai propri paesi e che hanno perso, oltre all’esiguo prezzo del biglietto, un pomeriggio intero, magari da poter dedicare allo studio di qualche materia. Spero di aver detto tutto in modo chiaro. Noi non pretendiamo molto, non pretendiamo che tutti si comportino come il prof. Romano, che con 15 giorni di anticipo ha informato gli studenti del cambiamento della data d’esame di storia contemporanea. Vogliamo semplicemente che ogni docente si comporti correttamente e speriamo che tali comportamenti non avvengano più. Non mi meraviglierei, prof. Semeraro, se molti studenti decidessero di frequentare in un altro ateneo la Laurea Specialistica (o Magistrale). Io sarò uno di quelli. Penso non sia difficile trovare un Corso di Comunicazione più organizzato del nostro!

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  1. reha scrive:

    Ed io mi chiedo: ora, che farai?
    Che nessuno ti verrà a salvare…
    Insulti per l’errore di un rigore.
    Perché ciò che è detto può far male, però ciò che è scritto può ferire per morire.
    E che la vita ti riservi ciò che serve spero
    E piangerai per cose brutte e cose belle spero
    Senza rancore che le tue paure siano pure
    E PERCHé SOLAMENTE IL CAOS DELLA RETORICA
    CONFONDE I GESTI E LE PAROLE.

  2. Lillo scrive:

    Mi permetto di intervenire nuovamente a sostegno delle mie precedenti tesi, perchè si rivelano ancora più giuste.
    Ad Anna.Chiara:
    Ti prego di rivedere il tuo atteggiamento su questo blog, come nella vita. Tanta violenza comunicativa, tanto astio, tanto rancore sono indice non certo di preparazione alle dinamiche quotidiane.
    Occuparsi e preoccuparsi della salute delle persone, come avevo scritto precedentemente riguardo alle assenze del Prof Quarta, fa parte della buona educazione e della civiltà del genere umano.
    Mi sono laureato ma può darsi che stia prendendo un’altra laurea, come vedi ho da fare eccome, tutte cose belle e piacevoli.
    Tra l’altro il mio non è buonismo, come la tua non è prodezza, visto che siamo coperti da uno pseudonimo tutti.
    Peraltro mia cara questo spazio non è di proprietà tua, nè mia, nè di qualsiasi persona ci scriva. Quindi è uno spazio libero, di comunione, di condivisione e di crescita.
    Termino qui anche se ci sarebbe davvero molto altro da dire tanto la strada,la tua come la mia, fortunatamente, è ancora lunga e tortuosa.

    Al Prof Semeraro:
    La ringrazio per i complimenti. E’ merito Suo e dei Suoi colleghi.
    Mi auguro che questi spiacevoli episodi non scoraggino il Suo coraggio e la Sua “forza taurina”, che a noi tutti serve da stimolo e da esempio.
    Da parte mia cercherò di fare del mio meglio per non deluderLa mai e per non deludere tutti gli insegnamenti che mi ha dato al di là dei programmi d’esame, ma attraverso vere e proprie “flebo” di coraggio.
    Le muse ispiratrici prendono diverse sembianze, diversi nomi: sta a noi riconoscerle e riconoscersi.

  3. Scarpetta scrive:

    Punto primo: nessuno mette in discussione che i laureati abbiano avuto a loro tempo dei problemi, ma questo non significa che sia giusto che i problemi permangano.
    Punto secondo: per quanto mi riguarda non ho usato toni pesanti o offensivi e se le mie parole sono state così interpretate, chiedo umilmente scusa al prof. Quarta, al prof. Semeraro e a chiunque si sia sentito offeso.
    Punto terzo: il fatto che si abbia la pazienza di aspettare un mese per avere notizie da un professore e ci si lamenti solo quando la situazione diventa tragica (che è quello che io e molti dei miei compagni che frequentano abbiamo fatto) è dettato da quel rispetto che voi tanto rivendicate, poichè si comprende che il professore possa avere impedimenti di varia natura e si riconosce la possibilità di sbagliare. Abbiamo voluto avere pazienza, ecco tutto, ed è esattamente quello che ho detto anche al professore Semeraro in aula ieri mattina, con un tono, credo mi si possa riconoscere, pacato e rispettoso.
    Questo anche per rispondere a chi critica l’anonimato: io ho espresso personalmente e in aula il mio pensiero. E se ancora non vi bastasse, sono pronta a lasciarvi il mio nome. Perchè sono la prima a riconoscere rispetto al prof. Quarta e al prof. Semeraro, e non perchè sono miei docenti, perchè sono più grandi o perchè sono stimati studiosi, ma perchè sono PERSONE.
    P.S. Non sono potuta andare a Roma il 14 ma ero presente il 30 ottobre a Lecce. Quando mi è possibile sono pronta, come tanti altri miei compagni, a pensare alle questioni veramente serie e a dare prova di curiosità e disponibilità intellettuale. Ma questo non significa che io possa vivere di aria. Io non credo tanto nella separazione tra corpo e mente. La mia parte trascendente, purtroppo, non ha una vita autonoma, ma vive nella mia parte immanente, compartecipandone gioie e dolori, soddisfazioni e grattacapi. Scusate la spiccioleria.
    Nicoletta Amico

  4. reha scrive:

    Assolutamente è così. Andiamo su… cosa costa mettere un avviso? Anche sulla bacheca, ma per la miseria non costa nulla! Nessuna mancanza di rispetto, si tratta soltanto (secondo me) che ad un prof., oggi come oggi, dovrebbe venire spontaneo mettere degli avvisi da qualche parte. Addirittura potrebbe telefonare in portineria e fare avvisare gli studenti dalle gentilissime persone che gestiscono il gabbiotto del Tabacchi. E poi, andiamo… In 4 anni di università ho visto molte cose cambiare, e con mio sommo piacere ho visto che anche i prof più “allergici” al computer si stanno pian piano adeguando. Ma del prof Quarta io non ho trovato né il recapito, né il programma! E le sue lezioni (almeno ufficialmente) sono iniziate da un po’. Non mi venite a raccontare che tutto questo è normale, oppure che può succedere! E dai… Posso capire un mancato aggiornamento ma addirittura una evanescenza totale no. Poi: nessuno qui ha criticato il suo metodo di insegnamento o il fatto che sia una brava persona o un prof qualificato, NESSUNO LO HA FATTO! Ma puntualmente in questi casi insorgono un paio di misteriosi cavalieri della tavola rotonda a difendere le persone da accuse mai mosse. Si tratta solo di una critica e di un problema che, essendo il blog un mezzo immediato per comunicare, viene fatta usando questo medium meraviglioso. Vedete: sembra che in questo momento io, che sono di Brindisi, il prof Semeraro, che magari si trova a Lecce, e tutte le altre persone che sono intervenute e chissà dove stanno, siamo nella stessa stanza a confrontarci direttamente. Non è meraviglioso? Quindi, in fondo, ognuno -entro i limiti della buona educazione e del rispetto- può dire quello che vuole, con il tono e con la rabbia più autentici possibili perché solo così i problemi possono essere presi in considerazione con l’urgenza che meritano. E i toni sommessi a me non hanno sempre portato grandi risultati in questo settore. Oh, PS per i cavalieri della tavola rotonda: HO DETTO NON SEMPRE quindi non estremizzate ciò che viene scritto in questo contesto. I primi che devono difendere l’università dai tanti mali che l’affliggono sono gli studenti ed è giusto che sia così. E ricordatevi tutti che ACCà NISCIUNO è FESSO…

  5. Sahra scrive:

    “Prima del mio intervento mi chiedo perché persone già laureate intervengano in quest’argomento.
    Non avete nient’altro da fare?” Io penso che siano più grandi di noi, hanno finito il ciclo di studi, hanno seguito tutto il corso di Quarta ed hanno sostenuto il suo esame. Credo che lo conoscano meglio di noi e sono liberissimi di intervenire.

    “Protestare o scambiare opinioni fa parte del comunicare.”, veramente si sono visti solo mezzi-insulti. Non è tanto protestare questo ma lamentarsi.

    “Mi riferisco al ragazzo che ha scritto” Può darsi che non stia bene, che abbia problemi di salute e non può venire a lezione”. A maggior ragione non si potrebbe avvertire prima? Oppure tutti quelli che hanno problemi hanno il diritto di non comunicare nulla?” Se una persona ha avuto un imprevisto la mattina come fa ad avvertire per il pomeriggio? Magari non ci ha pensato e in relazione al problema si è completamente dimenticato di avere lezione (cosa che può tranquillamente accadere, se mia mamma ha un malore mi dimentico di tutto quello che dovevo fare…).

    “Perchè gli altri professori come Mancarella l’hanno detto già dieci giorni prima che iniziassero i corsi?” Qui ti do pienamente ragione. Non ha avvertito di nulla.

    Anch’io sono del terzo anno e anche io DOVREI seguire le lezioni del professore. Quando inizierà non lo so, io intanto provo ancora a chiamare al suo ufficio, cerco in bacheca. Speriamo la situazioni cambi. La ragazza dice che il professore è preparato, buono e sa ascoltare. Noi abbiamo anche le nostre ragioni… credo che sia sbagliato solo il tono e il modo. Avremmo dovuto avvertire già dalla seconda settimana. Parlare del problema ai rappresentanti. Ora se è successo il tutto è anche un pochetto colpa nostra…. Scrivere commenti con anna.chiara andando addosso agli altri non serve assolutamente a nulla. Bisogna cercare di risolvere il problema, non criticare chi ha avuto la stessa esperienza e da consigli!

  6. anna.chiara scrive:

    Prima del mio intervento mi chiedo perché persone già laureate intervengano in quest’argomento.
    Non avete nient’altro da fare?
    Comunque ora non facciamo, come sempre, del finto buonismo dicendo che tutti coloro che hanno protestato non fanno buon uso della comunicazione.
    Protestare o scambiare opinioni fa parte del comunicare.
    Per fare un esempio che renda l’idea: perchè alle superiori se un professore fa solo cinque minuti di ritardo potrebbe essere sgridato dal preside o avere provvedimenti a suo carico? Ah, dimenticavo, qui siamo all’università…
    Cosa c’entra che un professore ha dei problemi (che siano familiari, di salute?)
    Mi riferisco al ragazzo che ha scritto” Può darsi che non stia bene, che abbia problemi di salute e non può venire a lezione”. A maggior ragione non si potrebbe avvertire prima? Oppure tutti quelli che hanno problemi hanno il diritto di non comunicare nulla?
    Perchè gli altri professori come Mancarella l’hanno detto già dieci giorni prima che iniziassero i corsi?
    Cercate alibi assurdi proprio voi che vi siete laureati e che non c’entrate proprio in questa questione.

  7. cripton scrive:

    Mi è piaciuto molto il post-it, riguardo all’assenza o meno del professor Quarta. Volevo fare i complimenti più sentiti al suo autore. Ora mi rivolgo però a tutti i suoi lettori. Io credo che prima di dare un titolo così forte, nei riguardi di una comunicazione da ufficio, bisognerebbe imparare a comunicare. Purtroppo questo è un privilegio per pochi! Anche io come molti dovrei seguire le lezioni del professor Quarta e sinceramente non me ne frega niente, se non si fa nè sentire nè vedere. Nella scala personale, delle priorità da seguire in questo momento, credo che le questioni d’ufficio siano all’ultimo posto; non perchè non siano importanti, ma perchè scavalcate da urgenze maggiori. Credo che il diritto allo studio, UNIVERSITARIO, potrebbe essere più importante, non credete?! Questa mia comunicazione, vuole essere semplicememte un’appello di auto-responsabilizzazione, in quanto studenti, prima di tutto, ma soprattutto in quanto iscritti ad un c.d.l. in Scienze della Comunicazione. Cerchiamo di non essere troppo drammatici nel presentare questioni che sicuramente sono importanti, ma che in questo periodo si classificano all’ultimo posto. Usiamo, invece, la stessa enfasi per promuovere questioni più importanti! Un esempio concreto: a Roma, Venerdì 14 c.m., erano presenti quasi 110 studenti appartenenti all’Università del Salento…forse un pò pochi!

  8. art3mid3 scrive:

    Cari colleghi,
    sono una studentessa laureata da poco, e mi sono laureata proprio con il Prof. Quarta, da me stimatissimo.
    Non nego che ci sono state diverse volte in cui sono andata a ricevimento e non lo trovavo.. ah quante volte! Tant’è che il Professore è arrivato a scusarsi puntualmente ogni volta (cosa che la maggior parte non fanno).
    Purtroppo mi rendo conto che qui, soprattutto sui blog poi, la maggior parte della gente parla, grida, e insulta perchè dietro uno strisciante anonimato.
    Se andiamo ad analizzare una per una le materie che dal primo anno si sono susseguite.. beh.. diciamo che il ‘problema di comunicazione’ persiste in quasi tutte.
    Può capitare che una persona abbia problemi di salute, in famiglia (saranno pure c… suoi, scusate il francesismo), e può ancora capitare che questi stati perdurino e che spesso possano portare a una dimenticanza nei confronti di altre persone, in questo caso dimenticanza nell’avvertire che non c’era lezione o altro.
    Ma voi mi sa tanto che avete dimenticato il rispetto! Scusate ‘cari’ colleghi.. ma non condivido il tono con cui vi siete rivolti ad una persona che è uno dei professori più preparati, più umani che possano esistere.
    Prima di parlare e vomitare serie di insulti (e non crediate che la sottoscritta non abbia avuto problemi con questo corso, anzi… fino a pochi giorni prima della mia seduta di laurea, mi volevano appioppare un ulteriore esame che non esisteva proprio, per dirne una!) fatevi passare per il cervelletto, che la pappa pronta non è per nessuno, e se ancora non lo aveste capito, non lo è soprattutto nell’Università del Salento, che purtroppo presenta ancora problemi di gestione e a quanto pare di comunicazione.
    Il Professore Antonio Quarta è sommerso da richieste di tesi, fa bene il suo lavoro e se anche è incorso (poverino!) nello sbaglio di non comunicarvi che una lezione sarebbe saltata, non merita tutte le cattiverie gratuite che qui sono state scritte.
    Non ho mai visto una reazione simile, e per quanto mi riguarda ci sono professori che meriterebbero anche di peggio, ma ai quali nessuno osa dire nulla… chissà perchè… per omertà degli studenti, oppure perchè non rispondono alle email?
    In quasi quattro anni trascorsi in questa università, mi sono trovata in situazioni in cui IO, sola, sono andata a discutere sola contro chi abusava della propria posizione di professore universitario, proprio perchè chi all’inizio faceva baccano che voleva protestare alla fine si tirava indietro.. problemi di comunicazione forse? Eppure a quanto vedo la lingua lunga e biforcuta è dote comune.
    In conclusione, la prossima volta, pensateci due volte prima di attaccare così una persona.
    Tutti sbagliano, c’è chi lo fa senza averne colpa, pechè evidentemente ci sono motivi più seri che comunicare una lezione che non si terrà.
    Cordialmente,
    Lucrezia Giulia Gorgoni

  9. Angelo Semeraro scrive:

    Cari Studenti,
    i toni della vostra denuncia mi hanno scoraggiato e ho desistito dal rispondervi pubblicamente, pur avendolo fatto privatamente a chi mi ha informato dell’accaduto.
    Chi denuncia la non-comunicazione è il primo a rendersene responsabile, perché mostra di non conoscere le piccole regole della nostra comunità.
    Voi avete dei Rappresentanti che, per quel che posso constatare, sono presenti quotidianamente all’Edificio Sperimentale. Le nostre piccole regole vogliono che quando accade ciò che è accaduto non si attenda un mese per poi gridare al vento le proprie proteste, ma, semplicemente, si avvertono – e per tempo – i propri rappresentanti del disguido. EssI , a loro volta, me lo fanno presente: hanno il mio numero di cellulare e possono raggiungermi in qualsiasi momento. Un presidente non ha grandi occhi né grandi orecchi e non è neppure un cane da guardia. Tutti i nostri rapporti si fondano sul principio di responsabilità e di fiducia reciproca. Se il disguido mi fosse stato segnalato per tempo, avrei saputo cosa fare, come ho fatto questa mattina, dopo essere stato informato domenica sera, attraverso una mail di uno di voi, del grande falò che stava avvampando nel vostro blog.
    Ho letto espressioni che non vi fanno onore né come universitari, né come aspiranti professionisti della comunicazione. Ringrazio solo l’ultimo intervenuto, per la civiltà e la maturità del suo scritto ed esorto tutti gli altri a un più corretto rapporto con i professori che, fino a prova contraria, fanno tutti, con difficoltà che neppure immaginate, il loro dovere. Ascolterò le ragioni del prof.Quarta e le lezioni che non si sono potute tenere, per le ragioni che ci dirà, saranno senza dubbio recuperate.
    Vi avevo riconosciuto il diritto di mugugno, ma non quello di invettiva. Quest’ultimo non aiuta a risolvere i problemi. Chi pensa che altrove si stia meglio, me lo faccia sapere poi, al suo ritorno.
    Il Presidente

  10. Lillo scrive:

    Ragazzi calma!
    Leggendo questo post e i relativi commenti mi è preso un colpo!
    Possibile siate così inferociti?
    Non voglio farmi il maestro della situazione, ma calmatevi un pò.
    Sono un vostro collega già laureato.
    Ascoltate: non c’è bisogno di scagliarvi contro tutto e tutti in questo modo. Capisco che vi sentiate in carenza di rispetto, ma le questioni si affrontano e si risolvono con un tono diverso.
    Il Prof Quarta ha mancato a non segnalarvi le sue assenze, vi ha fatto venire inutilmente a lezione, ecc.ecc.
    Non è stato un buon comunicatore.E’un dato di fatto.
    Ma se mi permettete neppure voi!
    Cercate di esporre le vostre rimostranze in altro modo, con un registro e un modo diverso di porvi. Non sono eleganti le accuse, gli appellativi e i quasi-insulti che avete scritto.
    Potevate scrivere qualcosa di più composto, sempre manifestando le vostre rimostranze, ma con cautela, con riservo.
    Ricordatevi che vi state rivolgendo ad una persona più grande di voi, un vostro professore. Che ha sbagliato, lo ribadisco, ma sempre un vostro docente.
    Non appena vi darà modo di conoscerlo, poi, il Prof Quarta, vedrete, sarà una persona molto tranquilla, molto serena, oltre ad essere uno dei Prof.ri di filosofia più preparati che abbia incontrato.
    Non è un tiranno, all’esame è come se colloquierete con lui, non sarete esaminati, ma ascoltati.
    Ve lo anticipo io.
    Ma calma, ragazzi, avanti!
    Può darsi che non stia bene, che abbia problemi di salute e non può venire a lezione.
    Non ci si rivolge così nemmeno al Preside, se mi permettete. Il Preside non è il padre del Prof Quarta, non ha la potestà su di lui! Non è responsabile se per due volte non si presenta a lezione. Può chiedergli che cosa è successo, ma non può prenderlo per capelli!
    E poi non si giunge alle minacce in quel modo: “non mi iscriverò alla specialistica…”.
    Devono passare tante acque ancora sotto i ponti!
    Le intimidazioni ragazzi lasciamole fuori dal nostro corso. Noi siamo umanisti, relatori, pacificatori.
    Ripeto non vogliatemi male. Lo dico soprattutto per voi, per “insegnarvi”(scusate se mi permetto) qualcosina altro sulla comunicazione.
    Con la calma, con il sorriso e le buone maniere si ottengono più risultati e fate più bella figura.
    Poi se penso che tutta quell’energia che convogliate in una protesta così spicciola l’aveste/avessimo indirizzata alle manifestazioni contro la riforma Gelmini, penso che avremmo ottenuto sicuramente qualcosa…
    Scusate per il sermone e in bocca al lupo.

  11. carlos scrive:

    @reha: io ho seguito l’anno scorso (pochissimo) e sicuramente porterò il vecchio programma? come mai tu invece sei in dubbio?

    cmq io su qualche foglietto dovrei avere il programma dell’anno scorso… appena lo trovo lo posto.

    se può servire ricordo pure che lo studio è al quarto piano del parlangeli…

  12. andrysdc scrive:

    Questa è un’altra fotografia del corso che non funziona.
    Perchè noi studenti dobbiamo farci il ”mazzo” mentre non abbiamo rispetto dei nostri professori?
    Costa davvero tanto avvertire per tempo che le lezioni inizieranno a fine ottobre senza aspettare che chiami la segreteria?
    E’ davvero vergognoso.
    Mi associo al collega il quale afferma che se ci fossero delle misure severe da parte del presidente( o comunque) di chi sta al di sopra dei professori non accadrebbero queste cose.
    E’ bello fare questa vita per certi docenti…guadagnare palate di soldi, andare a lezione quando si vuole, fare ritardi anche più dell’INUTILE quarto d’ora accademico.
    Si pretende tanto da noi studenti ma non abbiamo un buon riscontro dall’altra parte.
    Aumentano le tasse, paghiamo tanto (chi può) ed è ingiusto per questi servizi inesistenti.
    E poi ci si lamenta che gli studenti salentini emigrano al Nord.
    Tutti si dovrebbero fare un esame di coscienza.
    E’ un problema che sta proprio alla base, quindi presidente le chiedo di intervenire altrimenti se sono queste le condizioni per il futuro tanto vale chiuderlo questo benedetto corso.

  13. ikebana10 scrive:

    sorte noscia! :S

  14. Stealth scrive:

    Se al signorino Quarta togliessero dei soldi dal suo stipendio, ogni qualvolta si comporti in questa maniera, vedreste sicuramente un comportamento totalmente diverso le successive volte e magari degno di un’università privata, dove questi episodi nemmeno esistono.Questi episodi esistono sin da quando sono all’interno di questa università ma mai nessuno ha mai preso provvedimenti. Sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensa il nostro “amatissimo” presidente Semeraro, che invece di criticare gli studenti dovrebbe rivedere ancora queste forme di mancanza di rispetto verso gli studenti che permettono a tutti i professori di poter percepire lo stipendio. Au revoir.

  15. reha scrive:

    Giusto! Io sono al primo anno fuori corso e non mi mancano molti esami per finire, ma uno di questi, sfortunatamente, è proprio Storia del Pensiero Filosofico da 4 cfu del prof. Quarta. Soltanto che vorrei solo sapere se devo portare il vecchio programma o quello nuovo, ma come rintracciarlo? E non è il solo problema: si può ritardare un esame anche perché può succedere che un libro non sia stato ancora pubblicato. E il tempo passa… E i fuoricorso aumentano… E IO PAGO!!! E IO PAGO!!!

  16. andrewTrik scrive:

    Successe la stessa cosa lo scorso anno!

  17. carlos scrive:

    Come al solito quoto in tutto e per tutto sulle carenze comunicative del nostro Corso. io ho seguito sporadicamente le lezioni dello scorso A.A. e devo dire che il prof se la prende proprio comoda: lezioni saltate, prof che si presentava anche con parecchio ritardo, spiegazioni pressochè inutili (vabbò qua è opinione soggettiva)… insomma un corso altamente “vago” anche nel calendario delle lezioni: figuratevi che se chiedevate il programma d’esame a 10 ragazzi, potevate avere anche 10 versioni differenti! a tutto ciò poi si aggiunge l’estrema irreperibilità del prof, nemmeno si trattasse di un latitante! anche io sono un fuorisede e come tanti capisco che il costo dei trasporti incide parecchio, figuratevi se poi sono dei soldi buttati nel cesso…

  18. Scarpetta scrive:

    Sembra assurdo ma è così…le lezioni sono cominciate il 6 ottobre, con un orario che chiaramente prevede la lezione di storia della filosofia il venerdì dalle 16 alle 18. Non altrettanto chiaramente è stato detto che il professore non avrebbe cominciato il corso il venerdì di quella settimana: quella cinquantina di studenti quel venerdì 10 hanno saputo solo intorno alle 17 come stavano le cose. E non perché qualcuno ha avuto il buon cuore di avvisarli, ma perchè dopo un’ora di attesa hanno chiesto alla signora della portineria di rintracciare il professore, il quale canidamente ha risposto che avrebbe cominciato “alla fine di ottobre”. Alla fine di ottobre molti di noi hanno cercato di mobilitarsi (non ci basta la pappa pronta…) e i risultati sono stati il silenzio del telefono (altro che medium freddo, noi siamo rimasti gelati) e l’astuto suggerimento della segretaria di “controllare il blog, perché i professori hanno deciso di usarlo per ogni eventuale comunicazione”. Nell’incertezza tra tanti avanzatissimi canali di comunicazione, quale migliore scelta di un piccolo e aggraziato biglietto sulla porta della sp3? Biglietto con un messaggio di valenza retroattiva, visto che noi lo abbiamo letto lunedì 10, ma il messaggio si riferiva a venerdì 7. Stando alla cara signora della portineria è stato affisso giovedì 6. Non si comprende tuttavia come avremmo fatto a leggerlo visto che il givoedì abbiamo lezione all’Edisu. Ma soprattutto, non si comprende perché quelle poche persone che casualmente l’avevano trovato non abbiano ben pensato di COMUNICARE ai compagni il lieto evento.
    Il resto è già detto: venerdì 7 il corso è cominciato, quindi venerdì 14 doveva esserci la seconda lezione…e invece…
    A tal punto il problema più serio, a mio avviso, non è tanto quello delle ore perse o dei soldi del biglietto (tanto, crisi per crisi…) quanto quello delle 24 ore di lezione previste per un esame da 4 crediti quale quello in questione: se il professore ha fatto le prime due ore venerdì scorso, ne mancano 22. Con la cadenza di due ore settimanali previste dall’orario (e riponendo fiducia nel fatto che il professore non mancherà mai più), il corso finirebbe il 30 dicembre…e qui mi zittisco…Aspetto una saggia e illuminata soluzione da qualcuno, anche dalla portinaia.

  19. marta scrive:

    Mi associo con il mio collega. Faccio parte di quel gruppo di studenti, che per due venerdì, ha atteso il Prof. Quarta per più di un ‘ora, sprecando TEMPO e DENARO!Il Professore non si è degnato di lasciare un avviso per ben due volte, e questo è un evidente segno di non curanza nei confronti di noi studenti!!!Facciamo parte di Corso di Comunicazione e abbiamo i mezzi: USIAMOLI!!!

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