Aumentano le tasse, i disservizi restano.
A questo link che ho segnalato c’è un articolo che, pur essendo vecchio, rimane interessante. Così come le 127 pagine di debiti approvate con l’ultimo consuntivo. Il rettore Ballio, in questo articolo al Corriere della Sera:
«Fuori corso fannulloni? Noi li mandiamo a casa dopo un certo numero di anni piuttosto che aumentare le rette. Il disincentivo economico potrebbe rendersi necessario inizialmente in alcune università del Sud, dove le tasse sono piuttosto basse».
Ma la storia dell’Università non è fatta solo dagli studenti, ma anche e soprattutto da chi la dirige. Chi ha ascoltato la protesta? Chi ha letto questo striscione? Considerati i tempi che corrono, la crisi, il caro vita e le solite cose, risulta sempre più antipatico attingere dai portafogli degli studenti, per risanare debiti, fingendo promesse che da diversi anni a questa parte sono solo parole. Lo slogan “Se volete ve lo diamo, perché soldi non ne abbiamo” è solo la risposta, purtroppo concreta, a queste simpatiche novità che l’università periodicamente riserva ai propri studenti. Sulle prossime, si accettano scommesse.
Omar