E’ triste e difficile comunicare una notizia del genere, ma è doveroso dare merito ad un Uomo che per tanti anni ha fatto crescere noi studenti con i suoi insegnamenti.
Riprendo l’articolo di Mauro Marino uscito sul Paese Nuono online
Mario Proto non c’è più
Mario Proto era un comunista dialettico. Sapeva dissentire! Un comunista fine, uno studioso, uno che scorticava la crosta del consueto e scavava, scavava, scavava! Un maestro attento di pensiero che sapeva, per averla analizzata a fondo, quale relazione intercorre tra “L’intellettuale e il potere”, e quale autonomia l’intellettuale deve accudire
e proteggere per rimanere libera voce! Un uomo rigorosamente amicale, disponibile sempre al dibattito, all’incontro!
Una volta parlando di poesia mi disse che dovevamo ancora cercare, non fermarci ai salotti, chè quello era stato, circoli chiusi borghesi quelli dei poeti, nel Salento, ad alcuni qualche riconoscimento, un lasciapassare per le pagine importanti di riviste, o qualche pubblicazione con l’editore del Nord.
Ma la voce popolare?
Ancora nel soffoco, nel non! Fu illuminante per noi che l’ascoltavamo! Ed illuminante è la sua produzione, oggi che il Mezzogiorno torna sulle pagine dei giornali sarebbe il caso di rileggerlo, riattraversare le sue analisi, le sue arguzie teoriche, il suo attaccamento alla terra, ai contadini, ad Antonio Gramsci. Parlava con fervore Mario Proto, amava la
lingua, sapeva portarla all’ascolto, incantava. Questo sanno fare i maestri! All’inizio della sua attività esegetica un “Introduzione a Marcuse”, edita da Lacaita nella biblioteca di studi moderni. Era il 1968!
I funerali avranno luogo
oggi alle 15.30 nella chiesa di Santa Lucia a Lecce.