Risultato del censimento dei fuoricorso e provvedimenti

dicembre 30th, 2010 by Campy Inserisci un commento »

Che provvedimenti sono stati presi dopo il censimento dei fuoricorso avvenuto qualche mese fa?
Oltre alla preoccupante e poco incoraggiante scritta blu che campeggia sulla home page “Lo sai che…se ti laurei fuoricorso hai meno possibilità di trovare lavoro” è stato fatto qualcosa?
Personalmente reputo inutile e di dubbio gusto, oltre che ansiogena quella scritta (tanto vale scrivere “università del Salento nuoce gravemente alla salute” come sui pacchetti di sigarette). Cosa è stato fatto dopo quel censimento?
La segreteria ha poi dato le stime ufficiali dei fuoricorso?
E voi che ne pensate della scritta blu?

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  1. Simone Gatto SDC scrive:

    i primi incontri sono in programma già per Febbraio.
    ricordo di sicuro Roma, appena avrò altre info vi farò sapere.

  2. morgan scrive:

    per Simone Gatto:

    ciao Simone. per caso sai quando inizieranno gli incontri con docenti e presidi degli altri atenei? si sa per caso con quali città universitarie? grazie!

  3. Simone Gatto SDC scrive:

    campy, morgan,
    grazie a voi che date vita al blog, anche con queste riflessioni che trovo molto utili per tutti.
    Speriamo che nei prox anni accademici il corso avrà i mezzi per aprire una nuova laurea specialista tutta nostra, riforme permettendo ….

    zoe, mi piace l’idea di rendere la frase nella forma positiva che hai proposto. La farò presente al webmaster.

    auguri a tutti e buon anno nuovo!!

  4. zoe scrive:

    Ciao a tutti…concordo con voi riguardo la tristezza infinita di quella scritta che lampeggia…sebbene rappresenti la verità!!!Ma piangersi addosso non serve a nulla ed inoltre,più che un memorandum per gli studenti che se la prendono comoda,mi sembra che sia un elemento ansiogeno inutile!!!Dunque il punto è questo…sarebbe stato meglio scrivere qualcosa che incentivasse a laurearsi in corso,tipo:LO SAI CHE SE TI LAUREI IN CORSO HAI PIU’OPPORTUNITA’ DI TROVARE LAVORO?e quindi usare una forma di comunicazione positiva…ma purtroppo siamo così abituati ai messaggi negativi che scrivere qualcosa di positivo ci sembra assurdo…e cmq è completamente sbagliata la convinzione(propria della nostra società)che incutere paura serva a qualcosa….finchè non capiremo questo…rimarremo sempre mediocri!!! W il blog..buon 2011 a tutti e buono studio!!!

  5. morgan scrive:

    Sì infatti, altrimenti ci iscriveremmo già sin dall’inizio in scienze del turismo o scienze politiche. Non ha molto senso, però se questa è la situazione qui (con le nuove riforme che la peggiorano) ci dobbiamo arrendere e andare altrove!
    E poi comunque il nuovo master, sì è una bella idea, ma è comunque troppo ma troppo generico, non ti specializza in un campo specifico ! C’è di tutto, teatro,archeologia,musica..troppe discipline. Comunque Simone, apprezzo molto il tuo impegno.buon lavoro e buon anno nuovo!

  6. Campy scrive:

    Iniziare gli studi in Scienze della comunicazione e terminarli in economia o scienze politiche vuol dire studiare “fuori”.
    Almeno per chi come me ha già esperienze lavorative nel campo della comunicazione e vuole continuare a specializzarsi nel settore per continuare a lavorarci.
    Ma se la soluzione è bere o affogare, tanto vale andare fuori e specializzarsi altrove per vedere un pò di mondo al di là del nostro piccolo Salento.

  7. Simone Gatto SDC scrive:

    ragazzi capisco bene il vostro disappunto, dispiace a tutti che sia stata chiusa la laurea specialistica, ma dovete anche capire che ciò è successo non di certo per colpa del nostro Ateneo, o dei nostri docenti, ma delle disposizioni ministeriali, dei tagli in tutta Italia, e soprattutto dell’oneroso numero di professori garanti richiesti, tanti professori garanti che la specialistica non aveva e non sapeva dove prendere.
    Voi avete completamente ragione in quello che dite, lo sbaglio è nel dire che è stato il nostro corso a chiudere la specialistica. L’Ateneo di Lecce è stato costretto a chiudere quel corso (che già era stato salvato con duri sforzi negli anni precedenti) dai nostri cari governanti. Io vi dico queste cose per dire le cose come stanno, non perchè voglio difendere i nostri docenti, il nostro Ateneo o qualcun altro.

    Va detto che la nuova Presidenza ha da subito provato a mettere su il progetto per una nuova specialistica. Ma il numero spropositato di professori garanti richiesti dal ministero ha bloccato questo progetto sul nascere, almeno per il prossimo anno accademico.

    Così sono state approntate delle soluzioni alternative che sono comunque equiparabili alla laurea specialistica:
    - esiste infatti quel corso di laurea specialistica in Economia in cui ci sarebbe la possibilità di iscriverci senza esami integrativi, ci risultano iscritti diversi nostri laureati. Mi informerà personalmente su questo indirizzo per darvi prossimamente maggiori informazioni
    - dall’anno prossimo sarà aperto un nuovo indirizzo specialistico di Comunicazione Politica, grazie alla collaborazione tra la nostra Presidenza e quella di Scienze Politiche. In questo corso ci si potrà iscrivere senza esami ulteriori, e anche se ufficialmente è un corso di Scienze Politiche, costituirà un effettiva e naturale continuazione a carattere politico della nostra laurea triennale.
    - inoltre è già attivo il Master in Scritture multimediali del territorio, patrocinato con il nostro corso di SDc, infatti qui insegnano molto professori del nostro corso. Qui si parla di un Master, e quindi anche di costi diversi, ma si può parlare anche di un contatto diretto con le aziende del territorio tramite le tante ore di stage.

    E’ vero si può parlare di ripieghi, ma ho conosciuto diversi studenti passati per cui anche la laurea in Scritture giornalistiche è stato un ripiego in quanto non c’era la possibilità di andare fuori anche se si preferiva un altro tipo di percorso.

    Concludendo, è vero che adesso non abbiamo una NOSTRA laurea specialistica (e non per colpa nostra), ma non è vero che “Se ti laurei nel Corso Triennale in Sdc a Lecce devi andare fuori”, in quanto se uno vuole rimane qui e non si vuole spostare le possibilità ci sono.

    campy ripeto, capisco bene il tuo disappunto, ma perchè denigrare il nostro corso per le colpe del Ministero?
    è come se un figlio criticasse un padre che non gli può costruire una casa perchè ci sono da pagare troppe tasse…..

  8. morgan scrive:

    per Campy:
    hai riassunto in una frase quello che intendevo!

    per Simone:
    la nostra triennale è molto bella per carità, però forse siamo l’unico corso in Italia che ha la triennale ma non la specialistica, questo voglio dire!
    devi considerare che molti studenti non hanno la possibilità di fare la specialistica fuori, quindi perchè bisogna “illuderli” con tutte queste iniziative?

    Vi siete chiesti perchè moltissimi studenti laureati qui a Lecce in scienze della comunicazione, fa la specialistica in “Economia e gestione del turismo” quando ha molto poco a che vedere con la nostra triennale? E’ una scelta di ripiego, ecco. Proprio per chi non può ( o non vuole) andare fuori e si adatta a quella specialistica.

    A me dispiace che hanno tolto la specialistica in scritture giornalistiche perchè era molto valida e non aveva nulla da invidiare a tanti corsi magistrali che ci sono ora!

  9. Campy scrive:

    Se hanno messo quella frase “per toglierci i paraocchi” come dice Simone Gatto, tanto vale toglierceli del tutto “i paraocchi” e metterne un’altra, di queste frasi.
    Io propongo:

    “LO SAI CHE…Se ti laurei nel Corso Triennale in Sdc a Lecce non abbiamo la Specialistica e devi andare fuori?”

    Giusto per essere chiari fino in fondo…

  10. Simone Gatto SDC scrive:

    Approfitto per dire che chiunque può in qualsiasi momento proporre idee e progetti che potrebbero andare a vantaggio di tutti.
    Sia la Presidenza che il Consiglio sono molto aperti verso il pensiero del corpo studenti, noi rappresentanti siamo solo dei tramiti della VOSTRA voce ;)

    ciao a tutti

  11. Simone Gatto SDC scrive:

    ciao morgan,
    sono contento che il blog possa essere usato anche come luogo di discussione e riflessione, e non solo come un centro informazioni.

    condivido pienamente con te riguardo la questione laurea triennale e specialistica, anzi, mi sono sempre indignato per questo pregiudizio che spesso si sente sulla presunta inutilità del nostro corso, non si capisce che la nostra è appunto e una laurea triennale, il primo gradino che precede una specialistica o un master, esattamente come altre facoltà più blasonate che hanno una prima laurea triennale che da sola a poco serve…..

    Non sono d’accordo con te quando dici “se non c’è una laurea specialistica non dovrebbe esserci neanche una triennale! ”
    Io credo che il nostro corso di laurea abbia davvero delle buone potenzialità, i problemi che abbiamo non dipendono tanto da docenti e studenti,
    ma piuttosto da “requisiti buracratici” sempre più esigenti o dalla scarsità di risorse,
    e nonostante ciò il Corso di Laurea di Scienze della Comunicazione di Lecce per me è più che dignitoso
    e per il futuro potrà essere ancora migliore con un maggiore impegno di tutti.
    E’ vero che PER ORA non abbiamo una laurea specialistica, ma non ci vedo nulla di negativo a cominciare un percorso qui e poi scegliere una specialistica fuori in base agli interessi maturati in questi tre anni.

    Comunque, quando si parla di migliorare il nostro corso, di diminuire i fuori corso, di valorizzare sul territorio il valore della nostra laurea, si fa ovviamente un discorso a lungo termine.
    Non ci si può aspettare cambiamenti radicali e improvvisi, non si può aggiustare tutto in pochi mesi,
    ma ogni piccola conquista di oggi, potrà portare ad un miglioramento futuro.

    Ad esempio, i fuoricorso ci saranno sempre e ci sono dovunque, ma più il numero è alto, più il governo ci toglie fondi, tenendone sotto controllo il numero, in futuro il corso potrà avere più fondi da spendere per gli studenti,
    i ragazzi che ci succederanno potranno vivere in condizioni migliori delle nostre
    (magari addirittura dei microfoni che funzionino a dovere :) ).

    Riguardo gli incontri con i docenti esterni e le aziende del territorio, io invece la vedo come un ottima iniziativa per gli studenti, anche per il discorso che facevi tu stesso prima.
    Non capisco dove sia la presa in giro.
    Non credi che, nel dover scegliere una laurea specialistica fuori,
    incontrare, ascoltare e discutere proprio con quei docenti che incontreremo negli altri atenei possa dare delle indicazioni molto utili a tal fine?
    Forse, ascoltando quel docente di quell’ateneo di quella città, potrei capire che quello non è il posto che cerco, o il contrario.
    Io penso che per fare una buona scelta il maggior numero d’informazioni sia d’obbligo.

    Anche incontrare le aziende del territorio potrebbe dare utili spunti e informazioni per un domani.
    Ci si lamenta sempre che l’Università è troppo incentrata sulla conoscenza teorica e poco collegata con l’effettivo mondo del lavoro.
    Una volta laureati, triennale o specialistica che sia, dovremo cercarcela una azienda che ci assuma,
    e conoscerne qualcuna, sapere nella sostanza cosa fa, cosa cerca da noi, stabilire un seppur minimo contatto, non credo possa far male.
    Molto probabilmente non lavoreremo mai per quella azienda che conosceremo a febbraio nelle nostre aule, ma magari ascoltare un pò come funziona questo fantomatico mondo del lavoro potrebbe aiutarci un minimo a capire come gira e come entrarci.

    Secondo me, ogni iniziativa e ogni piccola informazione in più è cosa buona e giusta,
    sono comunque piccoli passi in avanti, meglio che starcene fermi o non far nulla,
    oppure fissarci sui libri e sugli esami, e poi non avere la minima idea su dove indirizzarci una volta ottenuto l’agognato pezzo di carta.

    Questo è il mio pensiero (prolisso e un po idealista ;) ) e ho apprezzato molto conoscere il tuo e lo spunto che hai dato a tutti noi per rifletterci su.
    ciao a tutti

  12. morgan scrive:

    Simone Gatto ciao, parlo agli altri ma soprattutto a te perchè sei il principale rappresentante degli studenti.
    Concordo..anche a me quello slogan dei fuori corso non mi piace.
    Allora, io dico che, innanzitutto, non basta una laurea triennale in scienze della comunicazione per trovare lavoro! Anzi, servono tanti e tanti altri studi più mirati e specifici perchè un corso triennale troppo generico. E poi come ho detto tempo fa, a mio parere i fuori corso ci saranno sempre anche con appelli ogni mese!
    Concludo dicendo che quello che più conta è una laurea specialistica..vedo che si sta puntando troppo sulla laurea triennale che ormai nei concorsi pubblici e non, neanche la considerano più!
    Secondo me se non c’è una laurea specialistica non dovrebbe esserci neanche una triennale! Non è una critica verso i nostri prof e la nostra uni, sia chiaro! Però fare incontri con altri presidi, prof di altri atenei, aziende del territorio è una presa in giro per gli studenti! Proprio perchè poi, triennale conclusa, bisogna fare una specialistica per forza fuori! Sei, o siete d’accordo con me? Visto che è un blog questo è il mio pensiero.

  13. silenzio scrive:

    Bravo, mi sei piaciuto :)

  14. Simone Gatto SDC scrive:

    ma lo sai che appena sentita, instintivamente e di getto, in Consiglio, noi rappresentanti abbiamo espresso le stesse tue perplessità riguardo quella scritta??
    Addirittura è stato fatto lo stesso collegamento con il pacchetto di sigarette!
    Ci è stato risposto che la scritta vuol essere un incentivo non certo per quegli studenti che si stanno dando da fare per laurearsi in tempo, o magari che devono dividersi fra studio e lavoro, ma per qualche studente che magari se la prende comoda senza giuste motivazioni.

    Riguardo il censimento i risultati sono stati discussi in Consiglio, il numero di fuoricorso (che per me sono anche molti di più) è stato un pò preso come un esagerazione,
    si aspettano le stime ufficiali delle segreterie che tarderanno ad arrivare.
    Cmq è stata presa nota della nostra stima, noi la nostra parte l’abbiamo fatta.
    Per ora le “strategie” per diminuire il numero di fuori corso sono l’appello mensile e un invito generale a tutti i professori alla coerenza e disponibilità in sede d’esame.
    Soprattutto nelle discipline che sono risultate ai primi posti del nostro sondaggio.

    Sicuramente molti di voi diranno che diversi professori non rispettano queste indicazioni (soprattutto per gli appelli) e io concordo.

    Personalmente trovo la scritta sicuramente di dubbio gusto, poco incoraggiante, ma capisco anche che purtroppo è la dura verità, e mettere i paraocchi non aiuta nessuno.
    Ma credo anche che se un ragazzo vale e ha buone qualità, il fatto di essere fuoricorso o no poco influirà sulla sua carriera lavorativa.
    Ciao

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