caro Rettore,
corrono brutte voci e voglio augurarmi che fino all’ultimo farai tutto il possibile per scongiurare la chiusura della nostra Segreteria didattica che amministra circa un un migliaio di studenti come sai, ciascuno – quotidianamente – col suo problema di piani di studio, trasferimenti, tirocinio, ecc.ecc.
Ti ho parlato altre volte della dott.ssa Scorrano, che oramai conosci di persona. Otto anni fa, quando nacque il corso, era una mia borsista che “temporaneamente” mi aiutò a sgravarlo. Da allora è stato tutto un percorso di affidamenti a tempo, di contratti co.co.co. rinnovati, fino a un concorso fatto dalla Facoltà e superato. Pensavo che almeno su quel versante il Corso di studi si fosse consolidato. E invece no.
Il Consiglio Didattico di ieri l’altro ha dedicato un punto specifico alla questione, che ti allego, chiedendoti di trovare una soluzione. Potremmo trattenerla e pagarla dal fondo degli studenti fino al nuovo concorso, ma pare che anche questa possibilità sia preclusa da un nuovo Regolamento. Ha ragione Malorgio, segretario della Camera del Lavoro (un altro mio ex-allievo, anzi il mio primo laureato trent’anni fa in questa Università). Faccia l’Amministrazione un passo indietro. So bene cosa si nasconde dentro quel centinaio di precari, e comprendo la severità dell’Amministrazione, ma non è il caso di fare di tutt’erba un fascio. E attenzione ai diritti acquisiti. Potrebbe comportare forti oneri per l’Amministrazione, nel caso di una vertenza.
Qualora però anche quest’ultima mia perorazione non trovasse orecchie, debbo avvertirti che le conseguenze di una interruzione del servizio (perché di questo si tratta) ricadranno tutte sull’Amministrazione e dunque su di te che la rappresenti. Personalmente non offrirò nessuna copertura nè potrò sopperire alle competenze tecniche della segreteria con altro personale idoneo.
Gli studenti, nella loro autonomia, decideranno il da farsi.
Peccato, proprio ora che cominciavano a percepire che qualcosa poteva cambiare. So che leggi, come me, i loro blog. Va’ un pò a vedere cosa sta succedendo.
Con cordialità e spirito di collaborazione
Angelo Semeraro
Presidente del Consiglio Didattico
di Scienze della Comunicazione