Quanti discorsi proferiti dai professori con cui si ribadisce la necessità da parte degli studenti di stare più vicino ai problemi di un’università che ha bisogno di appoggio e sostegno; sicuramente non si rendono conto della vena di ipocrisia che scorre nelle loro parole non appena le pronunciano. Quanti proclami e articoli giornalistici apparsi sulle testate locali attraverso cui affermare la necessità che questa facoltà sopravviva poichè funzionale al progresso del territorio e all’avvenire dei giovani che la frequentano; quanto fiato e inchiostro sprecato per nulla. Sappiate che sono tutte operazioni di facciata e che nella realtà, è brutto dirlo, il livello di studio e di istruzione che si porta avanti è molto molto basso. Non posso pronunciarmi per la ”triennale”, ma sicuramente fino ad ora quasi la metà dei corsi attivati per l’indirizzo specialistico è scadente; non sto qui a discutere a livello didattico poichè non è il forum adatto ed è un argomento da affrontare faccia a faccia tra studente e professore, ma mi riferisco soprattutto al dilagante ASSENTEISMO a cui dobbiamo sottostare dai primi di Marzo, cioè dall’inizio di questo secondo semestre. E’ molto frustrante per tutti i miei colleghi, soprattutto PENDOLARI, svegliarsi presto, organizzarsi per prendere l’autobus, spendere i nostri soldi in benzina, arrivare in tempo per la lezione e sentirsi ribadire l’ennesimo “Oggi il professore è assente” senza che si dia preavviso, o magari consultare la mail e vedere che il preavviso è giunto ma poco tempo prima dell’inizio della lezione; così ci si sente inutili e si perde una giornata intera a stare dietro ai capricci di questa organizzazione, se un’organizzazione c’è. Ad esempio programmare una lezione nel laboratorio del plesso “Codacci Pisanelli” è paragonabile oramai a progettare una riunione massonica segreta; sembra quasi che per bloccare l’aula per un paio d’ore di studio si debbano affrontare peripezie omeriche, mostri mitologici, percorrere chilometri e chilometri per riuscire a ricevere il beneplacito di qualche oracolo sibillino. Molte volte noi studenti abbiamo espresso agli insegnanti la nostra disponibilità a cercare di risolvere tali problematiche; ad esempio abbiamo portato i nostri notebook a lezione senza causare ulteriore intasamento al laboratorio, ma altre volte abbiamo notato che la disponibilità non viene ricambiata da alcuni professori che preferiscono non venire a lezione perchè il laboratorio è occupato e magari scoprire che è libero invece, come è accaduto veramente. Invito tutti i colleghi a lamentarsi e ad esporre le loro problematiche sia direttamente ai loro docenti sia agli altri studenti, magari attraverso questo blog, e chiedo gentilmente alla rappresentanza di far presente delle profonde lacune della strutturazione dei corsi e degli spiacevoli disagi in cui verte il corpo studentesco. Per ultimo invito tutti i professori ad essere più presenti e più vicini ai problemi dell’università e a organizzarsi al meglio per garantire standard didattici ed educativi decenti, consoni soprattutto alle tasse universitarie che gli studenti sono tenuti a pagare nonostante anno dopo anno aumentino in maniera considerevole.
Questa “Specialistica” così non va…